Grande riconoscimento per la fisica italiana. Giorgio Parisi ha vinto il premio Wolf, uno dei riconoscimenti internazionali più prestigiosi della fisica. È la seconda volta in mezzo secolo che questo premio va a un italiano che lavora nel nostro Paese. Lo rendono noto Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), l’Accademia dei Lincei della quale Parisi è presidente, e l’Università Sapienza di Roma. Parisi è stato premiato «per le sue scoperte pionieristiche nella teoria quantistica dei campi, in meccanica statistica e nei sistemi complessi».
Istituito dalla Fondazione Wolf di Israele nel 1978 come riconoscimento per gli scienziati e gli artisti che hanno prodotto «risultati nell’interesse dell’umanità e relazioni amichevoli tra le persone, indipendentemente dalla nazionalità, razza, colore, religione, sesso o opinioni politiche», il premio Wolf è stato vinto nel 1979 dall’italiano Giuseppe Occhialini. Da allora altri due italiani hanno ricevuto il riconoscimento, ma entrambi attivi negli Stati Uniti: Bruno Rossi e Riccardo Giacconi. Fra gli altri nomi noti con i quali Giorgio Parisi condivide il premio
Wolf ci sono Stephen Hawkinge Peter Higgs.
Professore ordinario di Fisica Teorica all’Universitò Sapienza di Roma, Parisi è ricercatore associato all’Infn e dal 2018 è presidente dell’Accademia dei Lincei. Nato a Roma nel 1948, Parisi ha completato i suoi studi alla
Sapienza, dove si è laureato in fisica nel 1970 sotto la guida di Nicola Cabibbo. Ha iniziato la sua carriera scientifica ai Laboratori Nazionali di Frascati dell’Infn, prima come membro del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr) (1971-1973) e successivamente come ricercatore dell’Infn (1973-1981). Durante questo periodo ha trascorso lunghi soggiorni all’estero, prima alla Columbia University di New York (1973-1974), all’Institut
des Hautes Etudes Scientifiques a Bures-sur-Yvettes (1976-1977), all’Ecole Normale Superieure di Parigi (1977-1978).
Nella sua carriera scientifica Parisi ha dato molti contributi determinanti e ampiamente riconosciuti in diverse
aree della fisica: in fisica delle particelle, meccanica statistica, fluidodinamica, materia condensata, supercomputer. Ha, inoltre, scritto articoli su reti neurali, sistema immunitario e movimento di gruppi di animali. Ha vinto due advanced grant dell’ERC European Reasearch Council, nel 2010 e nel 2016, ed è autore di oltre seicento articoli e contributi a conferenze scientifiche e di quattro libri. Le sue opere sono molto conosciute.
Tra i riconoscimenti, a Medaglia Max Planck nel 2011, dalla società tedesca di fisica Deutsche Physikalische Gesellschaft.