A Foligno con il premio Nobel Giorgio Parisi

Dal 21 al 24 aprile Festa di Scienza e Filosofia: 151 relatori e 163 incontri per proporre nuove idee, libero pensiero e pace. Tra gli ospiti Elena Cattaneo, Boncinelli, Garattini, Odifreddi, Patrizia Caraveo, Giovanni Maga, Giorgio Vallortigara. Eccezionalmente, in mostra la prima edizione a stampa della “Divina Commedia”, datata 1472. Due libri come viatico

PIERO BIANUCCI

 

Per latitudine e longitudine Foligno è al centro geografico dell’Italia. Dal 21 al 24 aprile lo sarà anche dal punto di vista culturale con il ritorno della Festa di Scienza e Filosofia. Nelle sue strade passeggeranno il premio Nobel 2021 Giorgio Parisi, i matematici Gabriele Lolli e Piergiorgio Odifreddi, il decano dei farmacologi Silvio Garattini, i filosofi Maurizio Ferraris, Corrado Sinigaglia e Massimo Cacciari, il genetista Guido Barbujani, l’etologo Enrico Alleva, la biologa e senatrice a vita Elena Cattaneo, il genetista e scrittore Edoardo Boncinelli, il rettore del Gran Sasso Science Institute Eugenio Coccia, il biotecnologo Roberto Defez, il neurobiologo Giorgio Vallortigara, il paleoantropologo Giorgio Manzi, il direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr Giovanni Maga, lo psicanalista Umberto Galimberti, gli astronomi Massimo Capaccioli e Patrizia Caraveo, i fisici Roberto Battiston, Fernando Ferroni e Antonio Zoccoli, il climatologo Fabio Trincardi, Tommaso Tesi dell’Istituto di Scienze Polari, Carlo Alberto Redi bioeticista della Fondazione Veronesi, e l’elenco sarebbe ancora lungo. Al consolidato clan della Festa mancherà, purtroppo vittima della pandemia, il filosofo della scienza Giulio Giorello, storico animatore degli incontri di Foligno.

Per riprendere il cammino
Il programma prevede 163 conferenze e 151 relatori. Uno sforzo organizzativo formidabile. In più c’è un’attrazione speciale. Nessuno degli ospiti e dei turisti che affluiranno per la Festa vorrà perdere l’occasione di contemplare la prima edizione a stampa della “Divina Commedia”, che a Foligno uscì dai torchi nel 1472 e che, prestata dalla Biblioteca Angelica di Roma, eccezionalmente sarà esposta al Museo della Stampa folignate: un modo per celebrare il centenario dantesco oscurato l’anno scorso dal Covid e per “riprendere il cammino”, come dice il tema della Festa, articolato in “Scienza, nuovo sviluppo e pensiero libero”. Con l’assistenza geniale di Edoardo Boncinelli, regista dell’undicesima edizione della Festa è come sempre Pierluigi Mingarelli, direttore del Laboratorio di scienze sperimentali di Foligno, un esempio di buona didattica a livello internazionale.

Slogan antico e attualissimo
Una festa dell’intelligenza non poteva ignorare la guerra in Ucraina, e la citazione dantesca “per seguir virtute e canoscenza” tratta dal Canto di Ulisse è da undici anni lo slogan attualissimo della Festa. La scienza è per natura senza confini e inseparabile dalla sua “carta costituzionale”, che è il metodo sperimentale, perché l’esperimento libera il campo da ideologie, pregiudizi, differenze politiche, religiose, etniche. Sulla Stazione Spaziale Internazionale, al Cern di Ginevra e nei principali laboratori del mondo la collaborazione tra i ricercatori rimane sotto la protezione del metodo scientifico che tutti li accomuna. Proprio per questo, tra i temi affrontati dalla Festa ci sarà anche l’uso dello spazio circumterrestre, che dovrebbe essere e rimanere un bene comune, non un luogo conteso da Stati, eserciti e affaristi. Tanto meno il teatro di un conflitto nucleare che non avrebbe vincitori e forse neanche superstiti.

Scienza contro la guerra
In questo senso va letta la dichiarazione che apre il sito della Festa: “Il Laboratorio di Scienze Sperimentali, come parte della comunità scolastica e civile di Foligno, esprime assoluta contrarietà alla guerra che sta distruggendo l’Ucraina e a tutte le guerre. La nostra condanna si unisce alla solidarietà verso la popolazione ucraina e russa, inutilmente trascinata dalle logiche e dalle decisioni di Putin in un conflitto barbaro, inconcepibile ed estraneo alle logiche della razionalità rivolta alla ricerca del benessere dei popoli. Il conflitto causerà solo macerie, aumentando le disuguaglianze sociali ed economiche. Sosteniamo l’iniziativa del Governo Italiano, dell’Unione Europea e di tutti i paesi del mondo per una soluzione diplomatica che permetta il cessate il fuoco immediato e una conferenza di pace che fermi l’invasione russa e il conflitto in corso e porti al disarmo nucleare. Dichiariamo il rifiuto assoluto della logica della guerra come soluzione delle controversie, fedeli alla Costituzione Italiana: l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Abbiamo comunicato la nostra disponibilità al Ministro della Ricerca ad inserire nel programma della prossima edizione della Festa di Scienza e di Filosofia la partecipazione di scienziate e scienziati ucraini in fuga dal loro paese.”

Tra scherzi e bufale
Due libri come viatico in viaggio verso Foligno. “Il pollo di Marconi” di Vito Tartamella (Dedalo, 282 pagine, 18 euro) è consigliabile per sorridere di scherzi a tema scientifico che talvolta, oltre che divertenti, si sono rivelati utili: l’umorismo è uno dei tanti ingredienti della ricerca. C’è poco da ridere e molto da imparare, invece, leggendo “La responsabilità di rete” di Pietro Battiston (il Mulino, 158 pagine, 19 euro), matematico ed economista che ci spiega che cosa hanno in comune Internet, gli squali, i social, la finanza, le epidemie, le fake news e le elezioni nell’era di Facebook e Twitter. Battiston interverrà il 24 aprile a Foligno sul tema “Il contagio nel XXI secolo: dal Covid alla disinformazione di massa”.